UFFIZI 9 Marzo - 4 Giugno

Plautilla Nelli (Firenze 1524-1588) non conosceva l'anatomia maschile e dipingeva volti dolcemente femminei persino rappresentando gli Apostoli o Cristo in croce. Le sue consorelle in convento la prendevano in giro dicendo che Plautilla non dipingeva Cristi ma Criste.

E come avrebbe potuto essere diversamente? Dopo essersi risposato, il padre la chiuse all'età di 14 anni nel convento domenicano di Santa Caterina da Siena a Firenze, e lei imparò a dipingere da autodidatta, senza nessuna possibilità di aggiornarsi sulle novità del Rinascimento maturo. Eppure i suoi dipinti furono lodati dal grande Giorgio Vasari e ricercati non solo dalle chiese e dai monasteri, ma anche dalla committenza privata dei gentiluomini fiorentini. Poche opere sono sopravvissute. Tra esse l'unica opera firmata dall'artista è l'imponente Ultima Cena, una tela di 6,7 metri di lunghezza conservata nella Basilica di Santa Maria Novella a Firenze.

Fervente suora domenicana e pittrice raffinata di immagini sacre, Plautilla fa parte di quella schiera di donne artiste che fino a tempi recenti sono rimaste pressochè invisibili e raramente considerate. Queste forti figure dovettero lottare, a volte duramente, per affermare il loro talento nei secoli in cui vissero. Schiacciate dal dominio maschile, le loro opere più belle sono state a volte attribuite ad artisti uomini da persone incapaci di accettarle come straordinarie pittrici e scultrici. Solo di recente Plautilla è stata riscoperta e restituita al mondo dell'arte autentica, fino ad essere considerata la prima pittrice fiorentina.

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